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Muoiono nel mare Mediterraneo 366 emigranti in soli 53 giorni

Ginevra, 24 feb (Prensa Latina) Un totale di 366 emigranti morirono nel mare Mediterraneo di rotta verso l'Europa nei primi 53 giorni del 2017, e l’89% è morto nello stretto che separa l'Italia dalla Libia, indica oggi una notizia ufficiale. 

 
Una relazione divulgata questo venerdì dall’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM) dimostra che dal principio di questo anno fino al 22 febbraio persero la vita, solo in quella rotta 326 persone, quasi un 3% delle 11027 che tentarono di attraversarla. 
 
La cifra evidenzia un allarmante incremento in relazione con lo stesso periodo del 2016 quando 8199 emigranti tentarono di arrivare in Italia dall’Africa e 97 sono morti nel tentativo, che rappresentavano l’1,18%. 
 
Nelle ultime ore nove operazioni portate a capo nel Mediterraneo centrale facilitarono riscattare ad oltre 1000 emigranti secondo dati divulgati dalla Guardia Costiera italiana, mentre 72 morirono dopo un naufragio di fronte alle coste della Libia. 
 
In contrasto, si registrò una marcata discesa nell’impiego della rotta mediterranea orientale, tra Turchia e Grecia, dovuto ad azioni dirette a frenare il flusso in questa zona, con la firma di un accordo tra Ankara e l’Unione Europea per restituire gli emigranti e misure per chiudere il passaggio attraverso le frontiere terrestri. 
 
Nei primi 53 giorni del 2016 morirono 321 dei 97646 rifugiati che tentarono di arrivare dal territorio turco alle isole elleniche, mentre questo anno solo si sono contati due morti e l’arrivo di 2223 persone, registra la fonte. 
 
Ig/ort 

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