In un comunicato, dopo avere concluso la sua prima visita ufficiale al paese europeo, il Gruppo di Lavoro di Esperti sugli Afrodiscendenti precisò che questo scenario si aggrava con l’impunità imperante, perché le autorità negano la sua esistenza e non è disponibile un meccanismo di denunce e risposte.
D’accordo col direttore del pannello, Ricardo Sunga, la visita degli ultimi sette giorni a Berlino, Dresda, Francoforte, Amburgo, Colonia ed altre città permise constatare la discriminazione razziale e l’intolleranza contro questa minoranza.
Non esistono statistiche serie né una comprensione profonda della storia, fatto che occulta la grandezza del razzismo strutturale ed istituzionale in Germania, sottolineò.
Secondo il gruppo creato nel 2002, dall’allora Commissione dei diritti umani, attuale Consiglio, si tratta di un fenomeno marcato da stereotipi, tanto radicati che ostacolano nella giustizia criminale le investigazioni effettive e la punizione per i responsabili della violenza razzista e dei crimini di odio contro le persone di discendenza africana.
Gli esperti dialogarono con le autorità e con le vittime, così come promossero in Germania la celebrazione della Decade Internazionale dei Popoli Afrodiscendenti, che si celebra dal 2015 al 2024.
Il gruppo presenterà al Consiglio dei diritti umani il suo dossier, con le conclusioni finali, in settembre del 2017.
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