Secondo il direttore della Camera di Commercio ed Industrie di Tegucigalpa, Rafael Medina, non è ancora quantificato in maniera ufficiale quante piccole, medie e grandi aziende smisero di operare per questo delitto, perpetrato da bande criminali, e per questo la cifra potrebbe essere maggiore.
“C’è una gran quantità di aziende che hanno chiuso in Honduras a radice del fatto che lo Stato ha abbandonato la prevenzione e la mancanza di pene applicate ai colpevoli”, dichiarò Medina alla stazione radio locale Radio HRN.
Inoltre, si dispiacque che ci siano quartieri interi comandati dalle “maras” (cbande giovanili), dato che il governo tardò molto a reagire.
“È molto preoccupante l’aumento nei fatti criminali, soprattutto l’incendio di veicoli distributori che si sono registrati negli ultimi giorni”, aggiunse.
L’estorsione costituisce uno dei flagelli che colpisce di più l’Honduras, dentro un’onda di violenza che causò moltissime morti e miliardarie perdite economiche nel paese negli ultimi anni.
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