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Reclamano in Honduras investigazione sul crimine di Berta Caceres

Tegucigalpa, 2 mar (Prensa Latina) Il Centro per la Giustizia ed il Diritto Internazionale (Cejil) reclamò oggi alle autorità honduregne proseguire l'investigazione ed il processo giudiziale dell'assassinato della leader ambientalista Berta Caceres fino a catturare gli autori intellettuali. 

 
“Da Cejil mettiamo in allerta sul fatto che fino ad ora il processo di investigazione è stato pieno di deficienze ed irregolarità e la giustizia non ha fornito nessuna risposta al suo assassinato”, segnalò l’organizzazione regionale che protegge i diritti umani nell’emisfero. 
 
Il gruppo si sommò alle denunce della famiglia e del Consiglio Civico delle Organizzazioni Popolari ed Indigene dell’Honduras (COPINH) contro lo Stato honduregno che non ha svolto in nessun momento un’investigazione diligente, fatta con trasparenza”. 
 
D’accordo con l’organizzazione, il processo investigativo del crimine è assolutamente irrilevante, non ha mai rispettato le condizioni necessarie per identificare, giudicare e sanzionare i suoi responsabili, tanto materiali come intellettuali. 
 
Benché Cejil riconosca che le autorità hanno messo in carcere otto persone fino ad oggi, considerò che ancora manca molta chiarezza del supposto ruolo che giocò ogni accusato nel fatto criminale. 
 
“Non esistono neanche i risultati sugli autori intellettuali dell’assassinio di Berta Caceres, crimine prodotto in una scalata di violenza, criminalizzazione e stigmatizzazione contro la leader”, sottolineò. 
 
Inoltre, giudicò preoccupante ed inspiegabile che, a dispetto degli indizi che l’assassinio di Caceres è stato causato per la sua lotta contro il progetto idroelettrico Agua Zarca, la concessione dell’azienda DESA continua intatta, senza che lo Stato spinga nessuna azione per revocarla. 
 
La patrocinatrice dell’ecosistema ed i diritti del popolo lenca morì colpita da armi da fuoco il 2 marzo 2016, quando due uomini armati irruppero nella sua abitazione, ubicata nel dipartimento di Intibucà. 
 
D’accordo con una relazione recente dell’organizzazione non governativa Global Witness, Honduras è il paese più letale per gli attivisti ambientali del mondo, con più di 80 assassinati perpetrati negli ultimi tre anni.  
 
Ig/abc

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