Non condividiamo che ci siano muri per gli emigranti, per latinoamericani e giovani, e non per gli interventi e le basi militari. Questa è la nostra profonda differenza, disse Evo in risposta ad una domanda di Prensa Latina.
Ricordò che per questa ragione lo Stato Plurinazionale della Bolivia convocò a giugno alla terza Conferenza Mondiale dei Popoli con lo scopo di avanzare verso un mondo senza barriere e verso la cittadinanza universale.
L’evento comincerà il 20 giugno, giorno del rifugiato; e concluderà il 21, quando si celebra l’anno andino amazzonico, disse.
Morales aggiunse che dopo aver lanciato la convocazione esiste molta ripercussione internazionale per l’importanza di questa riunione, nella quale parteciperanno attivisti e movimenti sociali di tutto il mondo.
Durante la conferenza stampa offerta oggi nel Palazzo di Governo, il capo di Stato si riferì anche al Vertice straordinario dell’Alleanza Bolivariana per i Popoli della Nostra America, celebrata agli inizi del mese a Caracas. Creata nel 2004, l’alleanza è integrata da Antigua e Barbuda, Bolivia, Cuba, Repubblica Dominicana, Ecuador, Granada, Nicaragua, San Cristobal e Nieves, Santa Lucia, San Vicente e le Granatine, Suriname e Venezuela.
Morales ricordò che questa riunione cominciò con un omaggio al presidente venezuelano scomparso Hugo Chavez.
Il vertice appoggiò l’iniziativa del governo boliviano di organizzare la conferenza mondiale dei popoli per un mondo senza muri e designò come nuovo segretario esecutivo del blocco all’ex cancellerie di questo paese David Choquehuanca.
Il presidente sottolineò l’importanza dei meccanismi di integrazione regionale come l’Alba, Petrocaribe, l’Unione delle Nazioni Sud-americane e la Comunità degli Stati Latinoamericani e Caraibici.
Ig/car