Almeida difende l’idea che nonostante tutta la campagna offensiva e violenta dell’opposizione, rappresentata alle urne dall’ex banchiere Guillermo Lasso, il candidato del governo, Lenin Moreno, vincerà perchè simbolizza la continuità dei risultati in favore della cittadinanza.
“Sostengo sempre che il popolo umile e cosciente non vota per un banchiere affinché sia il suo presidente”, puntualizzò in intervista con Prensa Latina, trattando sull’appoggio pubblico della formazione politica al progetto difeso dall’ex vicepresidente, di fronte al ballottaggio previsto il prossimo 2 aprile.
Precisò che a questo programma di governo, con priorità per l’essere umano al di sopra del capitale, si sommarono attori politici storici, militanti, cittadini umili, lavoratori, giovani, contadini, donne, tutti compromessi con lo sviluppo ed il benessere nazionale.
“Invece, quelli che sono dall’altro lato sono, persone che rappresentano la vecchia partitocrazia, il passato oscuro e nefasto del paese, il ritorno al neoliberalismo ed i benefici solo per pochi”, disse.
Al rispetto menzionò Andres Paez, aspirante a vicepresidente per il partito oppositore di Lasso, CREO-SUMA, che considerò altamente pericoloso per portare a termine una campagna generatrice di violenza, posizione che spera sia respinta con forza.
Inoltre, si riferì al generale Luis Castro, destituito dal suo incarico recentemente dopo dichiarare una supposta rottura della catena di custodia del materiale elettorale da parte dei militari nel primo turno dei suffragi generali lo scorso 19 febbraio, tra le altre cose.
“Questo è falso. Non si è rotto nessun protocollo e lui conosceva tutto il procedimento già mesi prima delle elezioni. Se fosse tanto patriota e lo considerava inadeguato, doveva dirlo prima delle elezioni, non dopo, per prestarsi ad un show politico mediatico”, ha detto.
Sul lavoro del PCE per appoggiare la campagna di Alleanza Paese, precisò parte delle azioni in marcia, che includono l’accompagnamento di brigatisti in tutti gli atti e concentrazioni diretti dal candidato filo-governativo in tutta la nazione.
Almeida specificò che si sono attivate 18 brigate provinciali, con cellule articolate al lavoro politico nei territori, nel porta a porta”, mentre si mantiene un grande dinamismo nelle reti sociali, con la diffusione di messaggi, idee e smascherando il vero programma di privatizzazioni di Lasso.
Un altro dei compiti assunti dall’organizzazione è partecipare a manifestazioni ed azioni di appoggio a Moreno da parte dei movimenti sociali come la Federazione Studentesca Universitaria dell’Ecuador, che recentemente uscì sulla strada a spiegare i danni per l’educazione superiore pubblica, nel piano promosso da CREO-SUMA.
Almeida spiegò che spingono il congresso nazionale straordinario di questo settore, avviato a discutere la situazione politica nazionale ed appoggiano anche gli studenti delle medie che si riuniranno in un gran plenario il prossimo 24 marzo.
Il programma dei comunisti include anche l’articolazione, in coordinazione con altre organizzazioni, del chiamato Edificio della Dignità, ente che raggruppa decine di collettivi a livello nazionale e locale, convinti della necessità di dare continuità al processo iniziato 10 anni fa, con la direzione del presidente, Rafael Correa.
Bisogna generare coscienza nella gente, spiegare che non si tratta di due candidati alla presidenza, bensì di due modelli opposti, il filo-governativo, propulsore di politiche pubbliche vantaggiose per la maggioranza; ed il neoliberale, già conosciuto per danneggiare il paese nel passato, ha messo in allerta.
“Facciamo affidamento su l fatto che il prossimo governo eletto continui ad essere quello della Rivoluzione Cittadina”, ha concluso.
Sinay Cespedes Moreno, corrispondente di Prensa Latina in Ecuador