“Essere sull’isola caraibica e conoscere a fondo l’Associazione Cubana dei Limitati Fisico-motori (Aclifim) ci conferma la forza della comunità handicappata organizzata cubana ed il suo solido vincolo col governo”, commentò in dichiarazioni a Prensa Latina.
Nella cornice della VI Conferenza Latinoamericana di Riadis che culmina domani nel Palazzo delle Convenzioni di questa capitale, Arellano segnalò che nella regione le statistiche e cifre su queste persone sono antiquate o molto disperse.
Nella Rete ammiriamo che mediante l’Aclifim sia registrata e localizzabile la popolazione ed i progetti, per mano del governo, si estendono per tutto il paese nonostante le limitazioni economiche, disse.
È lodabile lo sforzo per dare potere alle persone handicappate e la sua convinzione che l’inclusione si fomenta dalla casa, si accompagna con lo stato, si lavora dalle organizzazioni e giorno per giorno si costruiscono cose nuove, è come una famiglia, espresse.
Secondo lei, America latina guidata da capi di stato come Fidel Castro, Hugo Chavez e Rafael Correa ha potuto avanzare perché questi presidenti hanno creduto che sia possibile l’inclusione piena delle persone disabili nella società.
La VI Conferenza Latinoamericana di Riadis incominciò il passato 13 marzo ed ha come obiettivo fomentare l’inclusione dei disabili in questi paesi, articolando azioni strategiche tra la Rete ed i governi.
Ig/bhq