venerdì 26 Luglio 2024
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Ecuador: retta finale elettorale oscurata da una campagna sporca

Quito, 31 mar (Prensa Latina) Ecuador ha vissuto giornate intense di campagna elettorale, in questo momento già conclusa, mentre mancano solo poche ore dal secondo turno dei suffragi presidenziali, il prossimo 2 aprile. La destra ha oscurato il processo elettorale con attacchi fascisti al movimento filo-governativo. 

 
Dal 10 e fino al 30 marzo, i protagonisti del ballottaggio, l’ex vicemandatario filo-governativo Lenin Moreno, del Movimento Alleanza Paese, e l’ex banquiere Guillermo Lasso, per CREO-SUMA, hanno percorso tutto il territorio per attrarre il voto della maggioranza, che garantisca loro la vittoria definitiva. 
 
Moreno ed i suoi seguaci, difendono un progetto che prevede dare continuità agli sviluppi dei 10 anni di rivoluzione cittadina, diretta da Rafael Correa, centrati in politiche pubbliche a beneficio del popolo. 
 
Lasso, da parte sua, espone un programma che per molti è incerto, nonostante parli a beneficio di un cambiamento, e lontano da spiegare i meccanismi che utilizzerà per ampliare il benessere della cittadinanza, menziona le sue proposte e cerca di seminare negli elettori i dubbi sulla legittimità delle opere realizzate da Rafael Correa. 
 
La campagna sporca dell’opposizione pretende includere in atti di corruzione il compagno di formula di Moreno, Jorge Glas, che opta per rimanere nel suo incarico di vicepresidente; perfino ha generato dicerie su una falsa frode nei primi suffragi, smentiti dalle autorità elettorali e dallo stesso capo di Stato. 
 
Nel suo affanno di guadagnare terreno davanti alla carenza di proposte concrete, l’opposizione ricorre anche all’aiuto esterno di ecuadoriani ex banchieri, latitanti della giustizia e di persone alleate con loro, implicate in una rete di atti illeciti dell’azienda statale Petroecuador, sotto investigazione a Quito. 
 
A dispetto di tutti i suoi stratagemmi, le inchieste sono d’accordo nel concedere la maggioranza nell’intenzione di voti al binomio Moreno-Glas, considerati per molti come l’opzione del popolo per il loro programma “Toda una vida”, che cerca di ridurre ancora di più l’esclusione e migliorare la qualità di vita degli ecuadoriani, con l’approfondimento del lavoro realizzato negli ultimi 10 anni. 
 
In mezzo alla campagna, le opzioni di Lasso sono diminuite dopo le rivelazioni del quotidiano argentino Pagina 12 sull’esistenza di 49 aziende ubicate in paradisi fiscali, vincolate con l’oppositore, che molti ricordano ed associano col festivo bancario del 1999, quando il governo di Jamil Mahuad congelò i conti di milioni di persone, impossibilitate di fare uso dei loro risparmi di tutta la vita. 
 
Ig/scm 

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