Santiago del Cile, 5 apr (Prensa Latina) La presidentessa del Cile, Michelle Bachelet, annunciò oggi la determinazione del suo governo di adottare misure di prevenzione contro la tortura, a proposito di un Seminario Regionale nella sede della cancelleria.
“Tutti sappiamo che la tortura è la negazione radicale dei diritti della vittima. La sua proibizione è compresa nell’idea stessa del rispetto ai diritti umani e spiega anche, io direi, l’ampio consenso sulla necessità di sradicamento definitivo”, rimarcò.
Davanti a delegati e diplomatici di vari paesi dell’America Latina e dei Caraibi, Bachelet riferì che nella regione si sono fatti degli sviluppi, perché molti testi costituzionali inviano esplicitamente la proibizione della tortura.
Antigua e Barbuda, Brasile, Messico, Uruguay e Venezuela promulgarono legislazioni che criminalizzano la tortura, e 13 Stati, tra questi Cile hanno incluso la tortura come un delitto specifico, attraverso modificazioni dei loro Codici Penali, emerse.
Ricordò che tre anni fa Danimarca, Ghana, Indonesia, Marocco e Cile spinsero un’iniziativa che cerca l’accoglienza universale e l’implementazione della Convenzione delle Nazioni Unite sulla Tortura ed Altri Trattamenti o Pene Crudeli, Inumani o Degradanti.
La capa di Stato abbordò anche nelle sue parole il tema della violenza sessuale, che “normalmente è resa invisibile quando le donne sono vittime della tortura, e perfino molte volte è considerato un delitto minore”.
Al rispetto ha sottolineato che nella recente modificazione del Codice Penale cileno in novembre del 2016, nel delitto di tortura si tipifica espressamente la dimensione di genere e mette il paese all’altezza dei progressi di prevenzione di questo flagello nel mondo.
Ig/ft
giovedì 26 Dicembre 2024
