Qualunque problema di guerra civile o intervento in Venezuela finirà pregiudicando tutta la regione latinoamericana e quello che pensi il contrario, non ha la più pallida idea dello scenario che si sta sviluppando, segnalò in un’intervista con una radio locale.
Se questo non si evita, sottolineò Bayardi, non solo sarà un problema per Caracas perché “basta alzare un pochino la mira” e dare un’occhiata verso altre aree, come la guerra civile in Siria che rimbalza in maniera molto importante in tutta quella regione, compresa Europa, delimitò.
L’ex candidato alla presidenza del gruppo di sinistra disse di essere d’accordo con la politica del suo governo di insistere nel dialogo, perché bisogna evitare una guerra civile, e “questo è il fondo del problema sul quale bisogna lavorare”, accentuò.
Da 1948 non c’è stata fino ad ora una decisione dell’Organizzazione degli Stati Americani che vada contro gli interessi degli Stati Uniti, rimarcò.
L’ex ministro uruguaiano della Difesa segnalò che dopo gli ultimi 15 anni di una maggiore stabilità istituzionale e politica della regione, l’OSA ha di nuovo guadagnato protagonismo, e si dedica, come durante tutta la sua storia, a realizzare azioni che l’ha delegittimano del suo ruolo.
Dopo anni di stabilità politica e ricerca di consensi per la via istituzionale, stimò, la regione ha continuato a cambiare verso un maggiore livello di scontri dal punto di vista generale.
Secondo il dirigente politico del Fronte Ampio, l’Unione delle Nazioni Sud-americane ha perso “presenza politica”, fatto che considerò negativo per ciò che implica per la sovranità latinoamericana.
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