In una risposta parlamentare al gruppo di La Izquierda divulgata dal quotidiano tedesco Neue Osnabrücker Zeitung, il portafoglio spiega che 69 di queste persone contano con un passaporto tedesco.
Il bilancio non include quelli che si unirono ai soldati curdi Peshmergas appoggiati dall’alleanza che dirigono gli Stati Uniti in Iraq, come chiarisce la fonte.
Dei combattenti volontari, 102 ritornarono in Germania, 43 di loro hanno nazionalità di questo paese.
Secondo i dati degli Interni, tre tedeschi morirono in combattimento contro i terroristi ed uno di loro si crede che sia deceduto in un attacco aereo turco in territorio siriano.
Il Governo spiegò nel suo dossier a La Izquierda che non abbordò ancora il tema con le autorità turche perché si ignorano i dettagli sul decesso di questo connazionale.
La deputata di sinistra Ulla Jelpke tacciò come scandaloso questo atteggiamento e che sia stato un regalo alla Turchia.
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