Sabato scorso le camere lasciarono il registro di un uomo mentre oltraggiava i visi delle Madri nel murale, che era stato inaugurato il passato 23 marzo dall’Intendente della municipalità di Avellaneda, Jorge Ferraresi.
In un video pubblicato nelle reti sociali, Bonafini, presidentessa di questa Associazione e famosa figura nella lotta per i diritti umani, annunciò che questo pomeriggio realizzeranno un atto di protesta e di ripudio per quanto successo in questa località della provincia di Buenos Aires.
Ci dipinsero tutti i visi delle Madri affinché non si vedano, ma quello che non sapevano i colpevoli che ci sono videocamere. Ci vogliono cancellare dalla mappa geografica, ma, benché c’ammazzino, non possono, risaltò la famosa attivista per i diritti umani.
“Questo tentativo di cancellare e di mettere in ridicolo la nostra storia non ci fermerà”, segnalò da parte sua in un comunicato la municipalità di Avellaneda. “Qui continueremo a lavorare nella battaglia per la memoria, nella quale si legittimi l’identità del nostro popolo, delle Madri e di tutti quelli che lottarono contro il genocidio della dittatura del 1976”, ha affermato il quotidiano “La Ciudad”.
Ig/may