I rappresentanti del meccanismo segnalarono il ritardo nell’esplorazione delle diverse linee di investigazione raccomandate dagli esperti internazionali.
Si sono dispiaciuti anche che il governo del presidente Enrique Peña Nieto continui a rivendicare la chiamata “verità storica”, quando l’investigazione del GIEI scartò la viabilità scientifica di quell’ipotesi.
La posizione ufficiale è che gli studenti di Ayotzinapa furono attaccati e catturati dai poliziotti municipali di Iguala, e consegnati a sicari del gruppo criminali Guerreros Unidos, chi li giustiziarono e cremarono i loro corpi.
Nella conferenza stampa, la coordinatrice del meccanismo, Esmeralda Arosamena, ed il segretario esecutivo della commissione di seguito, Paulo Abrão, fecero conoscere tali critiche durante la loro seconda visita ufficiale in Messico.
Nel frattempo, i parenti dei 43 mantengono un sit-in di fronte alla Procura Generale della Repubblica.
Ig/ool