venerdì 26 Luglio 2024
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Impugnerà opposizione turca referendum costituzionale presso il Tribunale europeo

Ankara, 26 apr (Prensa Latina) L'oppositore Partito Repubblicano del Popolo della Turchia (CHP) annunciò oggi che ricorrerà presso il Tribunale Europeo dei diritti umani (TEDH) per supposte irregolarità nel recente referendum sulla riforma costituzionale. 

 
Selin Sayek Boke, vicepresidente del CHP, indicò che quell’entità politica prese la decisione di accorrere presso quell’istanza giudiziale europea per impugnare la consultazione realizzata 10 giorni fa, dopo che il Consiglio di Stato turco respinse una denuncia al riguardo. 
 
Questo partito oppositore, seconda forza nel Parlamento della Turchia, ricorrerà presso il tribunale regionale, con sede a Strasburgo, in Francia, per denunciare la presunta violazione nel plebiscito dei diritti riconosciuti dall’Accordo per la Protezione dei diritti umani e delle Libertà Fondamentali, aggiunse la fonte. 
 
La riforma costituzionale, spinta dal governativo Partito Giustizia e Sviluppo, islamista e conservatore, rappresenta il maggiore cambiamento politico della repubblica turca nei suoi quasi 100 anni di esistenza, perché trasformerà il sistema parlamentare per uno presidenziale con pieni poteri al capo dello Stato. 
 
Il 19 aprile scorso, Boke manifestò che questo partito ignora il risultato del referendum perché, come allegò, quasi 2,5 milioni di schede si registrarono senza avere il timbro ufficiale, fatto che ha potuto facilitare la manipolazione dei risultati favorevoli al cambiamento costituzionale per un stretto margine, col 51,4% dei voti. 
 
La leader politica aggregò che il referendum è stato chiaramente contrario alla legge, illegittimo ed invalido, mentre accusò l’Alta Giunta Elettorale della Turchia di cercare di assicurare un risultato che non fu ottenuto con una votazione pubblica, ma attraverso trucchi organizzati in molti modi diversi. 
 
Il Consiglio di Stato turco, alto organo giudiziale di questo paese, ha deciso questo lunedì di rifiutare il ricorso presentato dal CHP per considerare che non esistono elementi per invalidare la decisione presa dalla maggioranza dei voti in quella consultazione, realizzata il passato 16 aprile. 
 
Il Tribunale di Strasburgo ha giurisdizione per rispondere a casi presentati contro Stati membro del Consiglio dell’Europa, fondato nel 1949 e che raggruppa 47 nazioni del denominato Vecchio Continente, tra queste Turchia, benché prima di presentare il suo ricorso, il querelante deve esaurire le risorse giudiziali nel suo paese. 
 
Ig/ort  
   
 
 

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