In una dichiarazione della Cancelleria al riguardo si afferma che tale iniziativa è intimamente legata col compromesso di “fermare lo spargimento di sangue e mettersi soprattutto d’accordo su quello che aiuterebbe il popolo siriano a ritornare alla sua vita normale al più presto possibile”.
Allo stesso modo, sottolinea il documento, questa posizione “è in linea con la riaffermazione dell’integrità territoriale e la sovranità della nazione” e nell’attivazione e rinforzo dell’economia e del livello di vita dei cittadini per colpa della guerra imposta.
Siria, sottolinea il documento, reitera che l’Esercito e le sue forze alleate continueranno il combattimento al terrorismo e la lotta contro l’Isis, ed al vecchio Fronte al Nusra “dovunque si trovino”.
L’iniziativa russa fa parte delle negoziazioni che si sviluppano attualmente in Astanà, capitale del Kazakistan e nella quale si prevede la creazione di quattro zone: nel sud della Siria, la regione di Gutta Orientale ed in zone delle province di Idlib e di Homs.
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