Coordinatore del Fronte Brasile Popolare, Bonfim assicurò che nonostante questa sentenza “manteniamo lo stesso compromesso di mobilitare i nostri militanti in difesa della democrazia e della libertà, ed in appoggio e solidarietà all’ex presidente Lula”.
Il mandato della giudice Diele Denardin Zydek, stimò, è un tentativo di smobilitare le manifestazioni previste per domani a Curitiba, dove per la prima volta Lula affronterà il giudice federale Sergio Moro nell’ambito dell’operazione anti-corruzione Lava Jato.
Si avvalgono di tutti gli artifici per intimorire e smobilitare il campo popolare e democratico, denunciò Bonfim in dichiarazioni amplificate dalla Rete Brasile Attuale, che annunciò che membri della Difesa Pubblica di Paranà presentarono un habeas corpus collettivo chiedendo la revoca dell’ordine data da Denardin Zydek.
Il proprio mezzo ricordò che la giudice sostituta ha pubblicato in diverse occasioni nella sua pagina di Facebook messaggi contro Lula, e perfino catalogò la sua nomina come ministro capo della Casa Civile, fatto dalla deposta presidentessa costituzionale Dilma Rousseff, come “una manovra criminale”.
Ieri, la difesa di Lula presentò anche un habeas corpus chiedendo la sospensione temporanea del processo davanti all’impossibilità di analizzare i documenti che furono aggregati alla causa per via digitale tra il 28 aprile ed il 2 maggio, che erano stati sollecitati in ottobre dell’anno scorso.
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