“Che cosa fa Almagro per i nostri nove fratelli detenuti ingiustamente e l’aggressione politica, economica, diplomatica ed ai diritti umani da parte del Cile”, scrisse il mandatario nel suo account di Twitter @evoespueblo.
Il 19 marzo, in un confuso incidente confinante, due militari e sette doganieri che combattevano il contrabbando furono arrestati da carabinieri cileni e trasferiti alla prigione di Alto Ospizio, ad Iquique.
Le autorità boliviane affermano che i loro connazionali erano in territorio cileno, ma Cile assicura che si trovavano in zone sotto la sua giurisdizione e li accusò di furto di camion, trasporto e detenzione di armi ed altri delitti.
Fino ad ora il segretario generale dell’OSA è stato in silenzio su questo tema, malgrado diverse personalità nel mondo, come il Premio Nobel della Pace Rigoberta Menchù, reclamano la liberazione dei detenuti.
L’incidente aumentò la tensione tra i due paesi, affrontati già nella Corte Internazionale di Giustizia de L’Aia in una centenaria controversia marittima.
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