La legge fu dettata di fronte alla recente sentenza della Corte Suprema della Nazione sulla chiamata disposizione del 2×1 che riduce il calcolo di prigione per quelli con questo tipo di delitti.
La nuova norma promulgata, pubblicata nel Bollettino Ufficiale, precisa che “non è applicabile a condotte criminali che incornicino nella categoria di delitti di lesa umanità, genocidio o crimini di guerra, secondo il diritto interno o internazionale”.
Il calcolo delle pene stabilito dall’articolo 7 della 24390 (2×1) “sarà applicabile solamente a quei casi nei quali il condannato fosse stato privato della sua libertà in forma preventiva durante il periodo compreso tra l’entrata in validità e la deroga di questa legge”, segnala.
Un’onda di rifiuto si alzò nel paese dopo la decisione della Corte di rendere applicabile questa legge che stette vigente tra il 1994 ed il 2001, dettata nella causa di Luis Muiña, che nel 2013 fu condannato a 13 anni di carcere per essere coautore del delitto di privazione illegale della libertà e tortura in cinque casi.
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