venerdì 26 Luglio 2024
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Ecuador sollecita al Regno Unito salvacondotto per Julian Assange

Quito, 19 mag (Prensa Latina) Il governo dell'Ecuador sollecitò oggi al Regno Unito di concedere un salvacondotto all'australiano Julian Assange, rifugiato nell'ambasciata di Quito a Londra su chi non pesa oramai ordine di detenzione da parte della Svezia. 

 
Così l’annunciò in una conferenza stampa, il cancelliere di questo paese sud-americano, Guillaume Long, che precisò anche che le autorità giudiziali della nazione europea decisero di archiviare l’investigazione contro il fondatore del portale WikiLeaks per il supposto delitto di violazione, le cui accuse non furono mai formulate. 
 
“Il cittadino australiano Julian Assange rimane in situazione di detenzione arbitraria da sette anni ed in agosto del 2012 il governo dell’Ecuador gli ha concesso asilo politico, considerando motivate le sue paure di soffrire una persecuzione politica da parte del governo degli Stati Uniti”, specificò. 
 
Long spiegò che la decisione di non seguire l’investigazione contro Assange implica l’archiviazione del caso in Svezia e si produce dopo la pratica di diligenze previe nella sede dell’ambasciata di Quito a Londra in novembre del 2016, quando depose il rifugiato. 
 
Inoltre, si dispiacque che la procuratora generale Marianne Ny ritardasse questo passo per più di quattro anni, fatto che descrisse come un ritardo non necessario ed ingiustificato, con gravi conseguenze per il dovuto processo, nonostante la reiterata offerta di cooperazione da parte dello stato andino. 
 
“Per colpa di questa decisione, l’ordine di detenzione europea che pesava contro Julian Assange non è più in vigore ed il governo dell’Ecuador sollecita alle autorità del Regno Unito la concessione del salvacondotto che permetta al cittadino australiano di godere il suo asilo nell’Ecuador”, reiterò. 
 
Il cancelliere ha insistito nella validità della condizione concessa all’australiano nel 2012 e riaffermò che la protezione dello stato sussisterà, finché concorrono le circostanze motivanti della concessione di asilo. 
 
Al rispetto segnalò dichiarazioni recenti di alti funzionari della nazione settentrionale che riflettono le intenzioni di riattivare azioni penali contro l’organizzazione WikiLeaks, che rivelò migliaia di documenti classificati e lettere diplomatiche del dirigente statunitense, e quindi contro Assange, elementi che danno la ragione all’Ecuador nella sua determinazione di ospitarlo. 
 
Ig/scm

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