giovedì 26 Dicembre 2024
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Madre del giovane bruciato vivo in Venezuela incolpa gli oppositori violenti

Caracas, 5 giu (Prensa Latina) “Chi incolpo? L'opposizione, il loro vandalismo perché furono loro che gettarono benzina addosso a mio figlio e lo bruciarono vivo”, espresse così Ines Esparragoza, madre del giovane torturato da gruppi violenti, il 20 maggio scorso. 

 
“Perché Julio Borges e Henrique Capriles lo permettono?”, si è chiesta la madre di Orlando Figueras, di 21 anni, bruciato vivo e pugnalato da elementi violenti, finanziati dai partiti dell’estrema destra oppositrice in Venezuela, nella zona di Altamira, municipio Chacao e che è deceduto ieri. 
 
Borges -presidente dell’Assemblea Nazionale, in oltraggio alle autorità – e Capriles -governatore dello stato Miranda – sono due dei principali istigatori della violenza in cui è sommersa questa nazione sud-americana dai principi di aprile e che riscosse già la vita ad oltre 60 persone, ha provocato più di mille feriti e perdite economichemiliardarie . 
 
Le dichiarazioni della madre di Figueras appaiono oggi pubblicate nella rete sociale di Twitter, dove ha esatto inoltre che si puniscano i responsabili di questo crimine. 
 
“L’ammazzarono per il suo viso di umile. Dio! Perché?”, gridava la donna nel funerale di suo figlio. 
 
Respinse anche le recenti dichiarazioni fatte dalla procuratrice generale, Luisa Ortega Diaz, che assicurò che il video dove si mostra come gli individui violenti bruciano vivo Figueras “è stato manipolato” dalle autorità. 
 
“Io invito la procuratrice generale che venga e veda la verità”, ha concluso la madre del giovane assassinato. 
 
Ig/mfm 

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