Senza notizie di incidenti, il “cacerolazo” raggruppò migliaia di docenti nel paese che uscirono sulle strade con pentole, padelle, cucchiai, casseruole, coperchi e tutti gli elementi da cucina per fare rumore e richiamare l’attenzione del Governo Nazionale, al quale chiedono una soluzione per concludere lo sciopero.
Nella costa caraibica, le maggiori manifestazioni si registrarono a Cartagena, Sincelejo e Rioacha, nella Guayra colombiana.
In quanto alla manifestazione delle fiaccole, questa nuova mobilitazione sarà simultanea in differenti città del territorio nazionale, coi richiami del magistero al Governo per garantire migliori condizioni lavorative in questo settore.
Nel caso di Bogotà, la Confederazione di Educatori della Colombia (Fecode), convocò alla manifestazione uscendo dalla sede della società Fiduprevisora, ubicata al nord della capitale.
In mezzo a questa situazione, il titolare di Fecode, Carlos Rivas, smentì le dichiarazioni della ministra di Educazione, Yaneth Giha, perché secondo lei si era giunti ad un accordo col sindacato di questo gruppo.
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