In un’intervista con Prensa Latina, a proposito della presentazione a Montevideo a principio di questo mese di un documentario su Tania la Guerrigliera, lo scrittore affermò che in questi tempi che vive l’umanità, il Che “continuerebbe la sua lotta contro l’imperialismo che è il principale colpevole di tutti i mali”.
“A volte la gente dice che i militari boliviani assassinarono il Che ed è vero, ma fu per ordine degli Stati Uniti e, con la CIA, furono i massimi responsabili”, espresse l’analista che per più di 30 anni indagò, in unione con sua moglie, Adys Cupull, sulla gesta guerrigliera in Bolivia.
“Il giorno della sua morte ne La Highuera c’era un agente della CIA presente, se questi fattori esterni non avessero influito forse la storia sarebbe stata un’altra”, ha concluso.
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