D’accordo col legislatore del Blocco della Patria, molti dei venezuelani contrari al governo bolivariano dimostrano il loro scontento con le azioni violente che finanziano da aprile, incitano ed organizzano i loro rappresentanti politici, prodotto delle quali morirono più di 70 persone.
“Quello stesso popolo oppositore (…) è stanco di una violenza che lo sequestra, che non gli permette andare al lavoro, portare i bambini alla scuola, gli hanno strappato la quotidianità”, disse Herrera a Venezuelana di Televisione.
Segnalò che la dirigenza della destra sta perdendo il controllo della situazione creata a causa di loro essi, al tempo che qualificò la sua strategia come sterile, inutile ed un fallimento politico.
Herrera pensò che è violenza per violenza, per questo che usano accanimenti, linciaggi, bambini come carne da cannone e la persecuzione contro colui che pensa distinto, qualcosa che, affermò, non identifica i venezuelani.
D’altra parte, denunciò che gli Stati Uniti trasformarono Venezuela in un laboratorio di guerra psicologica senza precedenti, alla quale contribuiscono le reti sociali ed i mezzi di stampa della destra.
Come parte di questa strategia, affermò, esiste una brutale campagna mediatica contro la Rivoluzione Bolivariana e l’Assemblea Nazionale Costituente (ANC).
La stampa dell’opposizione cerca di invisibilizzare l’iniziativa costituzionale per ostacolare che il popolo eserciti il potere totale nella nazione sud-americana, riferì.
Il 30 luglio, i venezuelani sceglieranno mediante il voto universale, diretto e segreto i suoi 535 delegati nell’ANC, che contribuirà a promuovere un dialogo nazionale per raggiungere la pace e porre le basi costituzionali di un modello sociale di uguaglianza, giustizia, pace e dignità.
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