Un portavoce della polizia segnalò che il fuoco è stato provocato da vari rifugiati nell’accampamento di Moria, che iniziarono i tumulti in protesta per le condizioni deplorevoli di questo luogo, dove si ubicano le persone che non hanno ottenuto asilo, in attesa della loro deportazione in Turchia.
I confronti si sono acutizzati quando i poliziotti tentarono di ostacolare l’accesso dei manifestanti al Centro di Accoglienza ed Identificazione, e sono stati attaccati con delle pietre. Gli emigranti, secondo la fonte, hanno appiccato il fuoco a varie tende ed a due edifici e cercano di ostacolare l’entrata dei pompieri.
Nel campo di Moria, progettato per accogliere 1500 persone, ne sono ammucchiate più di 4000, una sovrappopolazione che colpisce in generale tutti gli accampamenti migratori ubicati nell’Egeo.
Queste installazioni sono state danneggiate dal terremoto di 6,1 nella scala Richter che distrusse la regione a metà del giugno scorso, principalmente l’isola di Lesbo, ed obbligò il governo greco a dichiarare lo stato di emergenza.
Grecia alberga circa 62000 emigranti, distribuiti in tutto il suo territorio, e diverse organizzazioni umanitarie criticano aspramente le condizioni in cui sono obbligati a vivere.
Ig/ort