“Esortiamo la comunità internazionale affinché intraprenda azioni contro la repressione delle forze occupanti, che ostacolano l’accesso dei fedeli al tempio”.
Da quando la settimana scorsa truppe speciali israeliane invasero il perimetro del tempio, localizzato a Gerusalemme, Al-Quds per i musulmani, il tempio e le sue vicinanze hanno visto una sequenza di scontri nei quali sono morti per lo meno cinque palestinesi e due soldati.
L’ex muftì di Gerusalemme risultò ferito a metà di questa settimana in scontri sulle strade con le forze di occupazione.
L’arroganza degli occupanti fa parte del piano di “ebraicizzare” Al-Quds.
Le autorità della moschea, bersaglio frequente di invasioni ed sfollamenti da parte degli ebrei degli insediamenti illegali a Gerusalemme, protestarono per quello che qualificarono come provocazioni israeliane progettate per modificare l’identità musulmana di Al-Quds, città sacra per le tre principali religioni monoteistiche: islamismo, cristianesimo e giudaismo.
Ig/msl