giovedì 26 Dicembre 2024
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Inizia i suoi lavori a Neuquen, in Argentina, la cattedra Fidel Castro

Buenos Aires, 1º ago (Prensa Latina) Il lascito e la validità del pensiero del leader storico della Rivoluzione cubana, Fidel Castro, sono l’essenza oggi nei dibattiti di una cattedra che riunisce nella patagonica provincia argentina di Neuquen diversi specialisti ed invitati. 

 
Inaugurata in aprile scorso a Buenos Aires, la cattedra Fidel Castro arrivò fino a questa distante città e nel suo secondo giorno accolse ieri una conferenza intitolato “Fidel e la Nostra America del secolo XXI”. 
 
Il conferenziere Juan Josè Gonzalez, professore universitario e veterano militante comunista, centrò la sua esposizione nel duro periodo speciale che attraversò l’economia cubana, a partire dalla decade del 1990 del secolo scorso, e nel bloqueo economico, commerciale e finanziario che hanno imposto gli Stati Uniti all’isola da più di mezzo secolo. 
 
“Con tutto questo: perché non cadde la Rivoluzione cubana, come è accaduto nell’Est Europeo? Ve lo dico io: per la coscienza e la mobilitazione popolare”, disse ai presenti. 
 
Il dirigente corporativo e professore Marcelo Guagliardo abbondò sull’educazione elementare ed universitaria di Cuba prima e dopo la Rivoluzione. 
 
Appoggiandosi su dati e testi, raccontò che il 14 settembre 1959 incominciava il primo corso scolastico cubano dopo la Rivoluzione e cominciò a trasformare le caserme in scuole. 
 
“Cuba”, disse, “è l’unico paese di America che ha potuto fare tutto ciò: conquistare una caserma militare e trasformarla in una scuola, in un centro scolastico”. 
 
La cattedra è un’iniziativa sorta a causa della risoluzione dell’ultima assemblea continentale dei Movimenti verso l’Alba-TCP (Alleanza Bolivariana dei Popoli della Nostra America-Trattato di Commercio dei Popoli). 
 
Ig/may

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