Dopo la decisione della Commissione Interamericana dei Diritti Umani (CIDH) che ordinò allo Stato di dare una rapida risposta alla domanda del Gruppo di Lavoro delle Nazioni Unite che qualifica la detenzione preventiva di Sala come arbitraria, cresce per molti la speranza di vedere libera l’anche parlamentare del Parlasur, dopo più di un anno e mezzo di reclusione in un centro di detenzione ad Jujuy.
Oggi precisamente Macri viaggerà a quella provincia, dove è previsto un incontro col governatore, Gerardo Morales, che ordinò l’incarceramento di Sala e la denunciò per una delle varie cause che le sono imputate.
Ieri, il Comitato per la Libertà della leader del gruppo sociale Tupac Amaru consegnò la petizione al mandatario, firmata da intellettuali, personalità politiche, rappresentanti di organismi dei diritti umani e figure importanti sociali e sindacali.
Il documento esige al presidente la libertà dei 12 carcerati e prigionieri politici del Tupac Amaru di Jujuy e Mendoza e conta sulla firma, tra gli altri, dell’ex presidentessa del Brasile Dilma Rousseff, del cineasta statunitense Oliver Stone, e del fondatore di Wikileaks, Julian Assange.
È anche firmata dal giudice spagnolo Baltazar Garzon; la titolare delle Nonne di Piazza di Maggio, Estela de Carlotto, Taty Almeida, di Madri di Piazza di Maggio Linea Fondatrice, e parlamentari europei e deputati del Parlasur, tra gli altri.
Ig/may