Glas ha respinto la testimonianza dell’ex direttore della multinazionale nella nazione andina, Josè Conceição Filho, che rivelò che tra il 2012 ed il 2016 l’azienda gli avrebbe consegnato più di 14 milioni di dollari, come pubblicò il quotidiano O Globo del Brasile.
“La nuova denuncia è un soffritto grossolano dello stesso delatore e corrotto confesso, che inoltre adesso usa spionaggio politico. Non ci sconfiggerà!”, sostenne il vice mandatario attraverso il suo account in Twitter.
In un altro comunicato nella rete sociale, il vice capo di Stato considerò le nuove accuse come un’altra parte della vendetta di Odebrecht per cercare di danneggiare la sua immagine.
Il mandatario Lenin Moreno, ieri ritirò mediante un decreto presidenziale tutte le funzioni speciali assegnate a Jorge Glas nel maggio scorso, dopo l’assunzione dei loro rispettivi mandati per un periodo di quattro anni.
La disposizione non implicò la destituzione di Glas che si distanziò dal capo di Stato diffondendo un comunicato nel quale dimostrò le sue differenze con misure e politiche adottate dal governo.
Dopo conoscersi il decreto presidenziale, il secondo mandatario affermò che continuerà a lavorare per il popolo che lo scelse come vicepresidente della Repubblica insieme a Moreno, come binomio del movimento Alleanza Paese.
“Continuo ad essere il vicepresidente di tutti gli ecuadoriani”, espresse manifestando la sua convinzione che non tradirà mai i principi rivoluzionari.
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