Le grida di disapprovazione si sono prodotte poco dopo che il governante difendesse nel suo discorso le riforme politiche e del sistema delle pensioni, in questo ultimo caso citando come esempio la catastrofica situazione finanziaria dello stadio di Rio di Janeiro, ha detto il quotidiano digitale Brasil 247.
Nel suo intervento, Temer si è vantato di esaltare sempre l’importanza dell’iniziativa privata, alluse a quelle che considerò “conquiste” del suo governo, che -disse – non sono frutto del caso, bensì “di una correzione della rotta del paese”.
Segnalò che quando prese le redini del governo, come risultato del golpe parlamentare-giudiziario perpetrato contro la presidentessa costituzionale Dilma Rousseff, “era urgente, in economia, uno scontro di trasparenza e di razionalità”.
Temer presunse in un’altra parte del suo discorso il surplus commerciale record ottenuto dal paese nei primi sette mesi dell’anno ed ascendente a circa 40 mila milioni di dollari.
Tuttavia, ed anche dirigendosi ai partecipanti nell’incontro, il titolare della Banca Nazionale di Sviluppo Economico e Sociale (BNDES), Paulo Rabello de Castro, considerò che questo risultato offre molti pochi motivi per festeggiare, perché è il riflesso della maggiore recessione dell’economia brasiliana di tutti i tempi.
Il dirigente sottolineò inoltre che la privilegiata ubicazione del surplus commerciale prevista (quinto posto dell’orbe) non concorda con quello occupato dalle esportazioni e dalle importazioni, classificate “in una distante posizione 25 nel ranking mondiale”.
Ig/mpm