venerdì 26 Luglio 2024
AGENZIA DI STAMPA LATINOAMERICANA
Search
Close this search box.

La Mensa dell’Unità Democratica della destra venezuela si frammenta irrimediabilmente

L’alleanza di estrema destra Mensa dell'Unità Democratica (MUD), promotrice delle azioni violente degli ultimi 100 giorni in Venezuela, affronta oggi una frattura nelle sue file per contraddizioni politiche tra i suoi leader. 

 
La convocazione del Consiglio Nazionale Elettorale (CNE) ai suffragi regionali e dei legislatori fissata per il 10 dicembre fece affiorare le vecchie questioni e l’egoismo soggiacente nel lato oppositore e divise in due fazioni la MUD: quelli che desiderano ritornare alla via democratica e quelli che si impegnano nel tragitto anticostituzionale della violenza per abbattere il governo bolivariano. 
 
Dopo il primo passo dato verso la strada elettorale da Azione Democratica, attraverso il suo dirigente Henry Ramos Allup, tutti gli altri gruppi politici con la quantità di membri ammessi nella Magna Carta si affrettarono ad iscrivere i loro candidati per la paura di rimanere senza piazze per governare. 
 
D’accordo con gli specialisti, tale atteggiamento tipico nella destra riflette la leggerezza del suo discorso politico e toglie forza agli attacchi contro il CNE ed i suoi funzionari per una supposta parzialità a favore del governo. 
 
Tali aspettative appannarono le speranze di Vieni Venezuela(VV) ed Alleanza Bravo Popolo (ABP) di vedere “cadere” il presidente eletto legittimamente Nicolas Maduro. 
 
In risposta, la coordinatrice nazionale di VV, Maria Corina Machado, confermò la radicalizzazione del suo partito a favore della violenza e del golpe di stato, annunciando che il gruppo politico si allontanava dalla decisione della MUD. 
 
“È l’ora delle definizioni. Vieni Venezuela oggi si allontana dalla rotta scelta dalla MUD (… ) perché rappresenta la resa. Chiediamo ai partiti che facciano marcia indietro”, manifestò la Machado in riferimento all’iscrizione dei candidati per la coalizione oppositrice per le elezioni regionali e dei legislatori, previste a dicembre. 
 
Maria Corina Machado reiterò anche i suoi attacchi contro il Consiglio Nazionale Elettorale ed i suoi funzionari, oltre ad insistere nella creazione di un organo elettorale parallelo, nonostante l’esistente abbia tutte le garanzie legali e costituzionali per esistere. 
 
Allo stesso modo, senza nessun senso di responsabilità, proseguì con dichiarazioni per incitare alla violenza politica ed ai crimini di odio, nonostante dopo l’installazione dell’Assemblea Nazionale Costituente (ANC), scelta da più di otto milioni di elettori, sono ritornate la calma e la tranquillità sulle strade venezuelane. 
 
In una linea simile si ubicò Alleanza Bravo Popolo che respinse di partecipare alle elezioni regionali come confermò Mitzy Capriles, sposa del suo dirigente Antonio Ledezma, che ora è agli arresti domiciliari. 
 
D’altra parte, preoccupato per lo smembramento della Mensa, il governatore dello stato Miranda, Henrique Capriles, riconobbe, in un certo modo, l’attuale crisi che affronta la MUD quando ha affermato che la convocazione ai suffragi prossimi, stabilita nella Magna Carta, ed il calendario elettorale, erano un inganno del governo per dividere i fattori che integrano la coalizione di estrema destra. 
 
Di conseguenza, ha insistito apparentemente in una strategia più vicina al popolo cosciente della mancanza di seguaci che affronta la Mensa dell’Unità Democratica e specialmente il suo partito Prima Giustizia (PJ). 
 
In un tentativo per assicurare un nuovo periodo come sindaco del municipio Baruta, dello stato Miranda, Gerardo Blyde, cominciò ad allontanarsi dalla rotta violenta del suo partito PJ negli ultimi 120 giorni. 
 
In dichiarazioni al mezzo privato Union Radio, Blyde considerò come un fallimento i blocchi e le mobilitazioni di strada convocati dalla destra che lasciarono più di un centinaio di venezuelani morti, migliaia feriti, abbondanti danni materiali e danni psicologici nel popolo. 
 
Malgrado nel municipio Baruta, soprattutto nelle parrocchie di Bel Monte e la Mercedes, le denominate “guarimbas”, blocchi ed interruzioni del libero transito dei cittadini si realizzarono religiosamente, si difese con l’argomento che non faceva parte del gruppo dei convocanti alla violenza. 
 
Esperti hanno fatto notare che le dichiarazioni di Blyde vennero dopo i processi contro i sindaci dei municipi Chacao, Ramon Muchacho, e di El Hatillo, David Somlansky, per impedire la libera circolazione dei loro cittadini con i blocchi nelle vie. 
 
Entrambi i dirigenti – Muchacho, di Prima Giustizia e Smolansky, di Volontà Popolare – affrontano pene di 15 mesi di carcere, ma si trovano latitanti, per cui la Corte Suprema di Giustizia ordinò allertare l’Interpol per la loro ricerca e cattura. 
 
La cosa certa è che il ritorno sulla strada costituzionale non evita la frattura della Mensa dell’Unità Democratica che si avvicina al suo sprofondamento politico per il suo fatale errore di scommettere sul terrorismo, sulla discriminazione e sulla morte per impadronirsi del Venezuela, oltre ad ignorare il potere del popolo e la sua capacità di difesa della pace e della democrazia. 
 
Livia Rodriguez Delis, corrispondente di Prensa Latina in Venezuela

ULTIME NOTIZIE
NOTIZIE RELAZIONATE