La cerimonia ha avuto luogo nella zona di campagna di Transizione e Normalizzazione di Pondores, nel dipartimento settentrionale de La Guajira, dove erano presenti anche vari membri del Segretariato del movimento insorto, diretti da Ivan Marquez e rappresentanti dei paesi garanti del processo di pace, tra questi, Cuba e Norvegia.
Nell’atto, il capo della Missione delle Nazioni Unite in Colombia, Jean Arnault, informò che in totale le Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia-Esercito del Popolo consegnarono all’ONU 8112 armi di diversi calibri ed 1300000 pallottole.
Il funzionario dell’organismo internazionale ringraziò per la collaborazione delle FARC-EP che facilitarono l’ubicazione di 873 cale nascoste dove si trovavano i chiamati “armamenti instabili”, cioè esplosivi, granate ed altri strumenti bellici.
In una breve allocuzione, il comandante Marquez ha fatto un appello al governo ed a tutte le forze politiche del paese affinché assumano un impegno collettivo nel quale si proclami che mai più la guerra sarà presente in Colombia.
“Oggi comincia la costruzione di un nuovo paese”, manifestò Santos, mettendo il lucchetto alla porta del contenitore con le ultime armi consegnate dalle FARC-EP, che a partire dal congresso costitutivo come partito politico alla fine di questo mese adotteranno il nome di Forza Alternativa per la Riconciliazione della Nuova Colombia-Speranza del Popolo.
Ig/fa