In un’intervista con Radio Pubblica, Patiño ricordò che furono 10 anni di benessere e trasformazione per questo territorio.
Al rispetto, respinse che gli sviluppi siano stati frutto, come alcuni pensano, di un periodo di rialzo nei prezzi del crudo, perché la Rivoluzione Cittadina riformò contratti con industrie petrolifere e rinegoziò il debito anteriore, oltre a fare un lavoro intenso per riscuotere le tasse a quelli che non apportavano.
“È molto importante risaltare questo perché a volte col tempo e l’assalto negli ultimi mesi della destra e dei gruppi di potere, si può cominciare a dimenticare anche qualcosa estremamente straordinario”, precisò.
Sui possibili errori commessi, considerò giusto l’esercizio della critica, ma ha esortato a ridimensionare le cose e fare riferimento ai fatti positivi che sono stati la maggioranza, secondo lui, e rappresentano il 95%.
Inoltre, enfatizzò che la Rivoluzione Cittadina, iniziata nel 2007 dall’allora presidente Rafael Correa, continua e così deve seguire, perché per questo motivo votò il popolo alle urne.
“Questa è la linea che tutti hanno. In nessun caso si farà retromarcia, in nessun caso smetteremo di continuare coi processi di trasformazione che incominciarono ed ebbero uno straordinario successo nei primi 10 anni”, disse.
Alla domanda su possibili antagonismi tra il presidente Lenin Moreno ed altri leader di Alleanza Paese, ha ammesso che ci sono alcune differenze nella maniera di esprimere le cose, ma c’è coincidenza in un fatto fondamentale: la Rivoluzione Cittadina deve continuare.
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