Ambedue sono latitanti della giustizia venezuelana per aver commesso vari delitti relazionati con una rete di estorsione e corruzione, per questo si farà la richiesta formale per la loro ricerca e detenzione all’Interpol, segnalò il mandatario alla stampa nazionale e straniera riunita nel Palazzo Miraflores.
Riconobbe anche che per lui è stata una sorpresa il tradimento dell’Ortega contro la Rivoluzione Bolivariana quando rivelò che lavorava per il governo statunitense.
D’altra parte, sottolineò l’Assemblea Nazionale Costituente (ANC) come una garanzia del diritto di protezione alla pace ed alla sicurezza della nazione.
In questo senso, risaltò che l’imperialismo ed i suoi alleati temono il carattere plenipotenziario che possiede questa assemblea, perché secondo la Magna Carta attribuisce al potere originario del popolo ed alla sua saggezza le decisioni trascendentali per lo sviluppo armonico in pace e tranquillità.
Il capo dello Stato bolivariano annunciò, inoltre, che prossimamente i 545 membri dell’assemblea convocheranno “ad un gran dialogo politico, sociale ed economico di carattere nazionale”.
Informò inoltre che inviterà a quell’incontro la Comunità degli Stati Latinoamericani e Caraibici (Celac) affinché partepi come accompagnatore internazionale
Allo stesso modo, annunciò che sabato e domenica prossimi si celebrerà a Caracas una riunione preparatoria del Vertice di solidarietà col Venezuela, nel quale si prevede la partecipazione dei membri dei movimenti progressisti degli Stati Uniti.
Sulle elezioni regionali, programmate in ottobre, manifestò la sua speranza che consolideranno il potere del popolo nella nazione sud-americana.
Confermò anche la realizzazione dei suffragi presidenziali nel 2018.
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