Il golpe (parlamentare-giudiziale perpetrato l’anno scorso contro la presidentessa costituzionale Dilma Rousseff) ha avuto sempre come proposito principale da fare retrocedere Brasile all’epoca coloniale, come un piccolo paese, dipendente, tecnologicamente arretrato e sottomesso agli interessi del gran capitale internazionale, rimarcò.
La dichiarazione del partito, che durante più di 12 anni governò Brasile, collocandolo tra le prime sei economie del mondo ed escludendolo dalla mappa mondiale della fame, è stata emessa a proposito dell’ampliamento del piano di privatizzazioni annunciato ieri dal governo di Michel Temer.
In realtà, il vero motivo per l’introduzione di queste misure anti-brasiliane è realizzare grandi negoziazioni che arricchiranno solo i golpisti ed i loro soci in detrimento degli interessi nazionali, ha fatto notare.
Il testo sottolinea l’indignazione con cui il Partito dei Lavoratori ha ricevuto l’annuncio sulla decisione di privatizzare, a prezzi ridicoli, il patrimonio pubblico nazionale.
Queste nuove misure -rimarca – danno continuità al processo accelerato e vorace che compie il governo golpista di Michel Temer per vendere il patrimonio del popolo brasiliano a prezzi irrisori e distruggere tutti i meccanismi che dispone lo stato per favorire lo sviluppo nazionale.
In totale, ha annunciato Agencia Brasil, si tratta di 57 progetti di privatizzazione e concessione che includono anche aeroporti, linee di trasmissione elettrica e terminal portuali, col quale il governo Temer, sommerso in un’acuta crisi fiscale ed economica, spera di riscuotere 14 mila milioni di dollari a partire da questo anno.
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