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L’America Latina ricorda le vittime delle sparizioni forzate

L'Avana, 30 ago (Prensa Latina) L'America Latina ricorda oggi nel Giorno Internazionale delle Vittime delle Sparizioni Forzate le migliaia di persone che sono state arrestate ed occultate nei paesi del subcontinente. 

 
Implementata durante le dittature che distrussero per anni varie nazioni latinoamericane, come strategia per infondere terrore tra i cittadini, questa pratica si usa attualmente in situazioni di conflitto interno, come metodo di repressione politica, recensisce la catena multinazionale TeleSur. 
 
Il tema delle sparizioni forzate ritorna col caso del giovane attivista Santiago Maldonado, di chi si ignora il recapito dal 1º agosto scorso, dopo essere stato fermato da agenti della Gendarmeria in una repressione ad una protesta mapuche a Chubut, in Argentina. 
 
Personalità ed organizzazioni dei diritti umani responsabilizzano il governo di Mauricio Macri per la sparizione di Maldonado ed esigono allo Stato che si conosca la sua ubicazione. 
 
Davanti alla flagrante indifferenza delle autorità, la presidentessa dell’Associazione Madri di Plaza de Mayo, Hebe de Bonafini, paragonò l’amministrazione di Macri con la dittatura militare del periodo 1976-1983, nella quale sparirono circa 30 mila persone. 
 
D’altra parte, i 43 studenti di pedagogia scomparsi ad Ayotzinapa, nello stato di Guerrero, dopo essere stati attaccati dalla polizia di Iguala il 26 settembre 2014, costituisce un altro esempio di ingiustizia e l’inoperosità del governo del Messico per fare chiarezza sul caso. 
 
Sono già trascorsi quasi tre anni della sparizione forzata dei 43 studenti e fino ad oggi lo Stato messicano non offrì nessuna risposta rilevante sul recapito dei giovani. 
 
Al contrario, il governo di Enrique Peña Nieto tentò di tacere il fatto proibendo in occasioni ripetute l’investigazione degli enti internazionali, dovuto alle incoerenze nelle indagini delle autorità locali, ricorda TeleSur. 
 
Secondo cifre del Registro Nazionale dei Dati delle Persone Perse o Scomparse, in Messico si ignora il recapito di quasi 31 mila persone, la maggioranza vittime di sequestri da parte di bande criminali, benché si contano anche casi vincolati alla polizia ed ai militari. 
 
Immersa oggi in un processo di pace dopo varie decadi di conflitto armato, Colombia è oggi un altro dei paesi latinoamericani più colpiti dal fenomeno delle sparizioni forzate. 
 
Organizzazioni patrocinatrici dei diritti umani, vittime e politici colombiani hanno espresso il loro appoggio alla creazione dell’Unità di Ricerca di Persone Date per Scomparse, che avrà la missione di fare chiarezza sul destino di circa 50 mila persone, con recapito sconosciuto, in questo paese. 
 
Ig/wup

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