venerdì 26 Luglio 2024
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Venezuela consegna nota di protesta a quattro paesi europei

Caracas, 4 set (Prensa Latina) Venezuela consegnò oggi delle note di proteste agli ambasciatori accreditati della Spagna, dell’Italia, della Germania e della Gran Bretagna, per l'intromissione dei loro rispettivi governi nei temi della nazione sud-americana. 

 
Le autorità di questi paesi europei criticarono il potere giudiziale venezuelano per proibire l’uscita dal paese dell’attivista dell’estrema destra Lilian Tintori, che è sotto investigazione per presunto riciclaggio di capitali, denunciò alla stampa il cancelliere Jorge Arreaza. 
 
“Dovemmo fare questa convocazione con carattere di urgenza date le intromissioni permanenti di questi ambasciatori ed i loro governi nei temi interni del Venezuela, nel funzionamento della sua democrazia, nel meccanismo dei suoi poteri pubblici”, affermò il capo della diplomazia. 
 
La moglie dell’oppositore agli arresti domiciliari Leopoldo Lopez confessò essere la proprietaria di 200 milioni di bolivar in biglietti della nuova emissione monetaria, nascosti in un furgone della sua famiglia, che furono sequestrati dalla polizia, ricordò Arreaza. 
 
Così, le autorità venezuelane aprirono un’investigazione per determinare la legalità ed il vero destino della somma milionaria, e decisero di proibire l’uscita dal paese alla membro del partito Volontà Popolare fino a tanto che si concluda il caso. 
 
Nonostante la misura giudiziaria contro di lei, Tintori utilizzò i citati rappresentanti diplomatici per un nuovo scandalo mediatico che pretendeva di fare sabato nell’aeroporto internazionale di Maiquetia Simon Bolivar, dove convocò ad una conferenza stampa, ha affermato il cancelliere venezuelano. 
 
In tale senso, Arreaza ha esatto nuovamente rispetto alla sovranità del Venezuela e notò l’applicazione di nuove misure diplomatiche se continua l’ingerenza nella democrazia della nazione sud-americana. 
 
Reiterò anche il suo rifiuto al comportamento simile del presidente dell’Argentina, Mauricio Macri, e del Cile, per mezzo del suo cancelliere Araldo Muñoz, che condannarono la decisione sovrana del potere giudiziario del Venezuela e si pronunciarono a favore della Tintori. 
 
Suggerì a Macri che sarebbe meglio che desse informazioni al suo popolo ed al mondo sul recapito e sulla condizione dell’attivista Santiago Maldonado, scomparso da più di 30 giorni dopo essere stato catturato con la forza dalla polizia argentina. 
 
Ig/lrd 

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