“Ogni sforzo di pace senza un impegno sincero di riconciliazione sarà sempre un fracasso”, allertò nella sua seconda messa nella chiamata porta alle pianure orientali e capitale del dipartimento di Meta.
Riconciliarsi è aprire una porta a tutte ed ad ognuna delle persone che hanno vissuto la drammatica realtà del conflitto, ha insistito Francesco parlando a più di 600 mila fedeli nella sua terza giornata apostolica in Colombia.
Ha detto che, ciononostante, la riconciliazione non significa ignorare o dissimulare le differenze ed i conflitti né legittimare le ingiustizie personali o strutturali.
Il Sommo Pontefice si riferì anche all’importanza di difendere la natura nel secondo paese di maggiore biodiversità del mondo.
Colombia è una nazione benedetta in moltissime maniere. La natura prodiga non solo permette l’ammirazione per la sua bellezza, ma invita anche ad un diligente rispetto per la sua biodiversità, aveva anche segnalato ieri, ricevendo il benvenuto nella Casa di Nariño (presidenza) a Bogotà.
Durante l’omelia di questo venerdì il papa inviò anche un messaggio solidale al popolo messicano per il terremoto di 8,2 gradi nella scala di Richter ed alle vittime del pericoloso uragano Irma che colpisce i Caraibi, lasciando al suo passaggio enormi danni umani e materiali.
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