In dichiarazioni a Prensa Latina, dopo intervenire qui nel dibattito di alto livello dell’Assemblea Generale, ha insistito nell’attaccamento del Venezuela al multilateralismo ed al rispetto delle differenze ideologiche e dei modelli socioeconomici.
Il popolo degli Stati Uniti è nostro amico, noi rispettiamo, ammiriamo e riconosciamo i suoi apporti nella cultura, scienza ed altri settori, ha detto Arreaza, che criticò le élite che cercano di imporre la loro visione del mondo da Washington, benché ciò implichi ancora più guerre e sofferenze umane.
D’accordo col cancelliere, l’attuale amministrazione nella Casa Bianca, specialmente la sua élite suprematista bianca e razzista, attacca gli stessi cittadini nordamericani, e come effetto collaterale, colpisce con le sue politiche le altre nazioni, in questo caso Venezuela.
Rispetto alle nuove sanzioni degli Stati Uniti, cioè l’annuncio di ieri dell’incorporazione del Venezuela al veto migratorio creato dal presidente Donald Trump, Arreaza anticipò che Caracas accorrerà a quanti forum internazionali siano possibili per denunciarla.
A suo giudizio, questa misura risulta infondata, e solo cerca di deviare l’attenzione dell’opinione pubblica nordamericana ed ingrossare un espediente contro la Rivoluzione Bolivariana.
Il diplomatico reiterò la decisione del paese sud-americano di costruire il socialismo, sempre nella cornice del rispetto di quelli che la pensino in un altro modo.
Tuttavia, ha messo in chiaro che il capitalismo distrugge il mondo e mette in pericolo la sopravvivenza della specie umana.
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