mercoledì 6 Novembre 2024
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Presidente saharawi insiste presso l’ONU sulla necessità di un referendum

Algeri, 3 ott (Prensa Latina) Il presidente saharawi, Brahim Ghali, reiterò oggi la necessità che l'ONU compia il suo impegno di convocare una votazione popolare nel Sahara Occidentale per votare sull'indipendenza di questa regione, informò oggi un mezzo locale. 

 
Il leader della Repubblica Araba Saharawi Democratica (RASD) riaffermò in una lettera al segretario generale dell’ONU, Antonio Guterres, che è ora che la missione dell’organismo mondiale nella zona, conosciuta come Minurso, riprenda con urgenza il suo compito di organizzare un referendum di autodeterminazione. 
 
Ghali inviò la missiva al segretario generale dopo i violenti attacchi delle forze marocchine di occupazione contro i manifestanti pacifici che esigono il diritto del popolo alla libera determinazione e per la liberazione dei prigionieri politici saharawi nei carceri marocchini. 
 
Il capo di Stato ha fatto un appello alla Minurso affinché acceleri la celebrazione del referendum e per implementare un meccanismo di protezione e vigilanza dei diritti umani nel Sahara Occidentale. 
 
Ha anche esatto che questo meccanismo garantisca la protezione delle risorse naturale saharawi e l’eliminazione del muro costruito da Rabat “che divide il Sahara occidentale e la sua popolazione e protegge un arsenale bellico di distruzione e milioni di mine, includendo le antiuomo, proibite a livello internazionale”. 
 
Il governante denunciò l’aumento delle vittime nelle manifestazioni, così numerose che riflettono l’ampia partecipazione dei cittadini e la loro ferma e legittima lotta in difesa del diritto internazionale di rifugio, garantito dalla carta e dalle risoluzioni dell’ONU”. 
 
Secondo Ghali, la comunità internazionale è chiamata ad assumere le sue responsabilità per proteggere i cittadini saharawi e garantire l’esercizio dei loro diritti fondamentali, contro l’incremento della repressione praticata dal Marocco, che invase la regione nel 1975. 
 
“L’esistenza di una situazione di decolonizzazione nel XXI secolo è un fenomeno strano e vergognoso per la comunità internazionale, che continua indifferente davanti alle pratiche atroci ed alle violazioni flagranti delle forze militari di occupazione su un territorio che è sotto la responsabilità dell’ONU”, sottolineò Ghali nella sua lettera. 
 
Il presidente assicurò che “queste ripetute violazioni riflettono l’intenzione di provocazione ed ostruzione marocchina, prima che il nuovo inviato personale del Segretario Generale dell’ONU, il tedesco Horst Koehler, si reincorpori all’esercizio delle sue funzioni”. 
 
Ghali ha esatto inoltre nella sua missiva la liberazione immediata di tutti i prigionieri politici saharawi in carceri marocchini, e soprattutto quelli del territorio occupato di Gdeim Izik, sanzionati a pene estreme in un tribunale di Rabat per la morte in novembre del 2010 di 11 militari marocchini in una protesta popolare. 
 
Ig/apb 

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