venerdì 26 Luglio 2024
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L’omaggio di Alfredo

Restaurare i monumenti del Che a La Higuera e mantenere viva la sua immagine è la forma in cui Alfredo Noda, ingegnere civile cubano della Brigata Medica in Bolivia, rende omaggio al Guerrigliero Eroico nel luogo dove è scomparso fisicamente. 

 
Dal 2015, quando arrivò Alfredo a Vallegrande, città del dipartimento di Santa Cruz alla quale appartiene la località de La Higuera, si dedicò a restaurare le immagini del Guerrigliero Eroico che erano in male stato, a costruirne delle nuove ed ad imbiancare le pareti della scuola e dell’ambulatorio dove radicano i medici della Brigata in questo territorio. 
 
Racconta che ogni anno deve riparare un dito all’effigie del Che, eretta in piedi nel parco de La Higuera, perché i turisti arrivano sul posto e gli toccano la mano, magari in dimostrazione di gratitudine, o come un mito per la buona fortuna; ma la verità è che le dita si rompono ed Alfredo, le ricostruisce. 
 
Per lui, disegnare ogni dettaglio della mano, del viso, dell’uniforme di Ernesto Guevara in questo piccolo territorio della Bolivia, significa glorificare l’eroe che tutti i cubani portano dentro di loro. 
 
Come cubano, porto il Che dentro di me ed è un onore potere rendergli omaggio nella forma in cui lo faccio, risaltando la sua immagine in ogni monumento di Vallegrande, dichiarò Alfredo a Prensa Latina, orgoglioso del suo lavoro e con l’umiltà di chi espressa il vero amore per quello che realizza. 
 
Negli occhi di Alfredo si rifletteva ogni pennellata dell’abito verde olivo della statua di più di tre metri del comandante cubano-argentino che dà il benvenuto a tutti i visitatori de La Higuera, con una mano alzata, nella quale afferra il suo classico tabacco. 
 
Gli anfibi da militare, il basco con la stella solitaria, la barba e la chioma nera del Che, si alzano quasi a tre metri di altezza verso l’infinito ne La Higuera, come guidando dall’alto il destino dell’America Latina. 
 
Più indietro, c’è un altro dei busti dedicato al Guerrigliero e che ha ancora, l’odore della pittura data da Alfredo. Ai lati del parco, la scuola della località dove la matricola non sorpassa i 10 alunni, la casa ed ambulatorio dei medici della Brigata Medica Cubana. Tutto con immagini del Che. 
 
Alfredo ha dipinto le pareti di questi posti con un murale di frasi del Guerrigliero Eroico e la riproduzione della foto più famosa fatta a Guevara, dal cubano Alberto Diaz Gutierrez (Korda), il 5 marzo 1960, durante gli onori funebri alle vittime del sabotaggio alla nave a vapore francese “La Coubre”, dove appare il viso col basco nero guardando in lontananza. 
 
Ed al fondo della scuola, un’altra immagine gigante dell’eroe, una che sembra proteggere il villaggio de La Higuera; al lato, una croce e sotto la riaffermazione che l’esempio del Che è come il Sole, segna ed illumina l’alba. Tutto ha i colori di Cuba, della Bolivia e la consacrazione e l’amore di Alfredo Noda. 
 
Dice Alfredo che ora insegna ai medici affinché continuino la sua opera e mantengano vive le statue. I medici dedicheranno il loro tempo e passione a curare ogni ferita causata dalle inclemenze del tempo contro queste opere, ma Alfredo sarà sempre, lontano o vicino, il cuore delle pietre che rappresentano il Che a La Higuera. 
 
Claudia Dupeiron, corrispondente di Prensa Latina in Bolivia

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