“Un giorno come oggi, nel 1982, Hernan Siles Zuazo, arrivò alla presidenza dopo essere stati convalidati gli ultimi risultati elettorali, terminando così le dittature”, scrisse Morales nel suo account @evoespueblo.
In un altro tweet, il mandatario ha sottolineato che poco tempo dopo la sua assunzione come capo di Stato, Siles Zuazo fu tradito dal suo vicepresidente Jaime Paz Zamora.
La Chiesa cattolica, insieme all’Azione Democratica Nazionalista, il Movimento Nazionalista Rivoluzionario ed il Movimento di Sinistra Rivoluzionaria, decisero di accorciare il suo mandato nel dialogo equivocamente chiamato “dialogo per la democrazia”, sottolineò Morales.
Ripassando la storia, il governante ricordò che dopo aver forzato la rinuncia di Siles Zuazo, questi partiti politici -con appoggio degli Stati Uniti – instaurarono 20 anni di modello neoliberale con dominio imperiale.
“Neoliberali usarono la democrazia per riciclare la dittatura con Azione Democratica Nazionalista ed alienare le nostre conquiste con Movimento Nazionalista Rivoluzionario. Il Movimento di Sinistra Rivoluzionaria attraversò fiumi di sangue”, rimarcò Morales in un altro messaggio.
Dopo due decadi di modello neoliberale -aggiunse il presidente – nel 2005 il popolo mise fine a questa “falsa democrazia” e diede inizio alla Rivoluzione democratica e culturale che ha reso realtà i nostri sogni anelati.
Laureato in Diritto nell’Università maggiore di San Andres, Siles Zuazo fu presidente della Bolivia per due periodi (1956-1960 e 1982-1985).
Ig/clp