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Lula ratifica che il suo patto è col popolo brasiliano

Brasilia, 24 ott (Prensa Latina) L'ex presidente Luiz Inacio Lula da Silva ratificò oggi che il suo patto è col popolo brasiliano e manifestò inoltre di essere disposto a dare la vita affinché Brasile non perda la sovranità. 

 
Lula intestò nella Piazza Tiradentes, della municipalità mineraria di Teofilo Otoni, un atto in difesa dell’educazione, nel quale affermò che non è possibile sviluppare una nazione sovrana se i suoi cittadini non hanno una buona formazione scolastica. 
 
Ricordò che Brasile fu l’ultimo paese latinoamericano ad avere un’università, perché è stato solo nel 1920, più di quattro secoli dopo essere stato scoperto. Questo -disse – risponde al fatto che le élite politiche che governarono questa nazione non ebbero mai interesse sul fatto che i più poveri potessero educarsi. 
 
In tutta la sua storia e fino al 2003, puntualizzò, Brasile fondò 45 università. “In 12 anni di governo del Partito dei Lavoratori (PT) abbiamo inaugurato 18 e 173 campus universitari in tutto il paese, contrastò. 
 
Il maggiore leader popolare brasiliano alluse allora alle accuse per corruzione passiva, associazione criminale ed ostruzione della giustizia contro il presidente Michel Temer, inoltrate nella Camera dei Deputati e che, secondo i mezzi, costarono alle casse statali circa 26 mila milioni di reali (più di otto mila milioni di dollari). 
 
Per liberarsi della prima denuncia Temer pagò 14 mila milioni ed ora, affinché sia anche archiviata la seconda spese altri 12 mila milioni. Che cosa sarebbe migliore, investire tutto questo denaro in educazione o per comprare legislatori?, discusse. 
 
Lula si riferì anche a tutti gli arbitri commessi contro di lui e la sua famiglia da parte del Ministero Pubblico, la Polizia Federale ed i pubblici ministeri dell’operazione anticorruzione Lava Jato, ed ha insistito in che lui provò già la sua innocenza ed ora corrisponde a loro dimostrare la sua colpevolezza. 
 
L’unica cosa che chiedo è che alla fine delle investigazioni abbiano la decenza di chiedere scuse al popolo brasiliano, sottolineò. 
 
Ig/mpm 

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