In un comunicato che circola oggi nelle reti sociali, le organizzazioni, tra loro le Nonne di Piazza di Maggio e le Madri di Piazza di Maggio Linea Fondatrice, invitarono la cittadinanza a partecipare in questa mobilitazione per chiedere giustizia per il giovane tatuatore, il cui caso causò molta commozione dentro e fuori dal paese.
Quello stesso giorno si compieranno tre mesi dalla repressione delle forze della gendarmeria nella località di Cushamen, nella provincia di Chubut, contro il popolo mapuche, dove sparì Santiago fino ad essere ritrovato martedì 17 ottobre, mentre galleggiava nel fiume.
“Gli organismi dei diritti umani sotto firmatari congiuntamente coi parenti ed amici di Santiago Maldonado convochiamo alla Plaza de Mayo mercoledì 1º novembre alle 18:00”, segnala il comunicato pubblicato da vari mezzi di stampa.
“A tre mesi dalla repressione illegale della gendarmeria ordinata dal governo di Mauricio Macri nel Pu Lof di Cushamen, che distrusse la vita di Santiago”, aggrega il testo, “ritorniamo a protestare per esigere la punizione dei colpevoli”.
Gli organizzatori chiedono manifestazioni in tutte le piazze del paese e del mondo con lo slogan “Giustizia per Santiago Maldonado”.
Un gruppo di periti, formato da circa 55 persone, lavora per sapere il risultato finale dell’autopsia del corpo del giovane. Quello che si sa fino al momento, è che non aveva lesioni nel corpo provocate da terzi che avrebbero potuto provocare la sua morte.
Ig/may