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Consiglio commerciale degli Stati Uniti considera erronee le misure contro Cuba

Washington, 8 nov (Prensa Latina) Il Consiglio Nazionale del Commercio Estero (NFTC) degli Stati Uniti oggi considerò erronee le nuove restrizioni dell’amministrazione di Donald Trump contro lo scambio con Cuba e i viaggi dagli statunitensi all'isola.

Secondo l’organizzazione fondata nel 1914, che fornisce servizi a centinaia di aziende in attività correlate con la politica commerciale e fiscale, le limitazioni imposte alle società statunitensi per fare affari con il paese caraibico sono controproducenti.

Attraverso un comunicato, il vice presidente del NFTC, Jake Colvin, ha affermato che restringere le aziende della partecipazione nella Zona Speciale di Sviluppo impedisce che gli statunitensi prendano parte ad un’attività economica potenzialmente favorevole per i lavoratori e per il popolo cubano.

La dichiarazione ha anche sottolineato che soltanto  permettere i cosiddetti viaggi “popolo a popolo”, come parte dei soggiorni finanziati da un’organizzazione, limiterà il contatto che gli statunitensi possano avere con i cubani sull’isola.

Ha indicato che queste restrizioni danneggeranno i lavoratori autonomi ed i proprietari di case private che forniscono servizi di alloggio, che fanno parte del settore privato che l’amministrazione di Donald Trump dice di appoggiare.

Secondo il NFTC, le misure emesse mercoledì, che avranno effetto domani, saranno confuse per i viaggiatori e richiederanno risorse significative del governo degli Stati Uniti per l’osservarle.

La critica delle normative è stata espressa anche su Twitter da Ben Rhodes, ex consigliere dell’ex presidente Barack Obama (2009-2017), che durante il suo governo ha iniziato un processo di normalizzazione delle relazioni tra Cuba e gli USA.

Per Rodhes, le azioni di Trump sotto l’influenza del senatore Marco Rubio danneggeranno il settore privato cubano, a chi hanno promesso menzogne quando hanno dichiarato di volerlo aiutare.

Questa mattina i dipartimenti di Stato, del Tesoro e del Commercio hanno comunicato ulteriori restrizioni per gli statunitensi interessati a fare affari con Cuba e di viaggiare all’isola caraibica, in conformità con il memorandum presidenziale che inverte gli aspetti importanti di riavvicinamento tra i due paesi.

Le misure comprendono porre un veto agli statunitensi che fanno transazioni con più di 180 entità cubane tra cui alberghi, porti marini turistici e negozi- ed obbliga che “tutti i viaggi educativi non accademici ‘popolo a popolo’ siano svolti sotto gli auspici di un’organizzazione soggetta alla giurisdizione statunitense”.

Inoltre, le visite educative individuali non saranno più autorizzate e coloro che vanno sull’isola sotto la sponsorizzazione di un’organizzazione devono essere accompagnati da un rappresentante di tale entità, tra le altre restrizioni.

Ig/omr/mar

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