La sconfitta degli estremisti dell’Isis nella città accade un giorno dopo l’incontro delle forze governative con i loro alleati con l’esercito dell’Iraq e la Forza popolare irachena Hashed Shabi alla frontiera tra Siria ed Iraq.
Ieri, unità dell’esercito siriano, con l’appoggio del gruppo libanese Hizbolah, sono riuscite ad accerchiare completamente la città siriana, in mezzo ad una potente offensiva per liberarla.
Al-Bukamal ha una grande importanza tanto simbolica come strategica, perché l’Isis è entrato in Siria dall’Iraq attraverso questa città ed è stata la prima che è caduta nelle sue mani, ed in secondo luogo per la sua ubicazione geografica alla frontiera siriano-irachena, nell’incrocio che collega entrambi i paesi.
Il corrispondente di guerra di Hizbolah ha constatato d’altra parte, che tutta la frontiera siriana con l’Iraq, dalla base statunitense di Al-Tanf fino al fiume Eufrate, è stata liberata del tenebroso Isis.
Prima del suo trionfo ad Al-Bukamal, le milizie leali a Damasco, con appoggio dell’aviazione russa, hanno espulso gli estremisti dalle città di Al-Mayadeen e Deir ez-Zor, appartenenti alla provincia omonima.
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