Al suo arrivo nella sala, Correa ha salutato con un forte abbraccio il vice mandatario di Stato che si trova in prigione preventiva da ottobre scorso nel Carcere 4 di Quito ed è processato per presunti vincoli con bustarelle pagate dall’azienda brasiliana Odebrecht a funzionari ecuadoriani, tra il 2007 ed il 2016.
“Si tratta forse del primo prigioniero politico che ha il paese negli ultimi anni, per l’affanno di impadronirsi della vicepresidenza della Repubblica”, ha assicurato l’ex dignitario in brevi dichiarazioni ai mezzi di comunicazione.
Inoltre, ha reiterato che non esiste nessuna prova contro Glas ed ha invitato la stampa a rivedere tutta la documentazione che vogliano.
Correa ha anche fatto notare che il giudizio succede in un contesto dove, secondo lui, “praticamente non esiste lo stato di diritto”.
Alla Corte sono arrivati anche membri dell’assemblea del Movimento Alleanza Paese, ad esprimere il loro appoggio ed il loro rispetto al vicepresidente; tra loro c’era Ricardo Patiño, nuovo presidente del Movimento.
Durante questa giornata di udienze, gli accusati hanno presentato delle impugnazioni alle prove consegnate dalla Procura Generale.
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