Nel programma “90 miglia con Maduro”, Rodriguez ha aggiunto che per il consenso è di vitale importanza, l’eliminazione delle sanzioni economiche e finanziarie imposte dagli Stati Uniti su richiesta della destra.
D’altra parte, l’anche Ministro della Comunicazione e dell’Informazione ha assicurato che il governo venezuelano sta conducendo la più grande battaglia contro la corruzione nel paese sudamericano, che ha avuto il suo epicentro nell’azienda statale Petroleos de Venezuela S.A. (PDVSA).
Secondo la Agencia Venezolana de Noticias, mafie radicate in PDVSA avevano come bersaglio distruggere la principale fonte di risorse statali per finanziare i programmi sociali.
Soprattutto sull’argomento, il mass media venezuelano ha qualificato i responsabili dei gravi crimini economici come un cartello della criminalità organizzata, che comprendeva dirigenti ed alti funzionari.
Come crimini commettevano l’estorsione, l’alterazione dei dati di produzione, la distruzione di proprietà e la firma di contratti fraudolenti con imprenditori, ha spiegato.
Ha ricordato che nel trascorso di tre mesi di indagini, il Pubblico Ministero è riuscito a smantellare un piano per sabotare la produzione di petrolio, con lo scopo di influenzare l’economia venezuelana e portare ad un deficit fiscale.
Ha anche ricordato la trama di corruzione, sabotaggio e spionaggio nella direzione di Citgo Petroleum Corporation, una filiale di Pdvsa negli Stati Uniti, dove è stata evidenziata la partecipazione delle agenzie finanziarie statunitensi legate ai fondi avvoltoi e di società registrate in paradisi fiscali.
Ad oggi, 65 dirigenti sono stati arrestati per atti di corruzione e sabotaggio dell’industria statale, e 16 di loro erano in posizioni alte.
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