“Condanniamo in modo energico la dichiarazione del Dipartimento di Stato statunitense che riconosce i risultati del Tribunale Supremo Elettorale, valida il crimine della truffa elettorale e ci rinvia a cercare giustizia nella falsa Corte Suprema, guidata con cinismo da Juan Orlando Hernandez,” ha manifestato l’Alleanza in un comunicato.
L’Alleanza ricorda che perfino l’Organizzazione degli Stati Americani (OSA) ha confermato che nelle elezioni in Honduras non c’è nessuna possibilità di offrire un risultato sicuro.
Questo accade, aggiunge, a causa della corruzione che esiste nel sistema politico honduregno, e riafferma che nel sistema informatico ci sono state delle intrusioni umane deliberate, eliminazione intenzionale dei registri digitali ed alcuni verbali aperti o mancanti.
Questa dichiarazione dell’OSA, sottolinea, è da sola un’evidenza del crimine elettorale che ha colpito la democrazia e la sovranità popolare, che deve esser indagato dall’Unità Speciale contro l’Impunità della Corruzione.
L’Alleanza responsabilizza i militari ed i poliziotti delle uccisioni e dell’uso brutale della violenza contro il popolo, che difende il suo voto per l’Alleanza e la vittoria di Salvador Nasralla, candidato presidenziale di questa forza politica.
Altresì, esige l’indagine e la punizione rapida degli assassinati di almeno 24 persone durante le manifestazioni e le proteste popolari, originate dopo le denunce della truffa elettorale fatta dal Tribunale in complicità con Hernandez.
“Il nostro popolo deve ricordare chi finanzia, addestra e dirige le forze repressive dello Stato dell’Honduras, che oggi utilizzano la brutalità contro le mobilitazioni pacifiche”, ha aggiunto.
D’altra parte, l’Alleanza fa un nuovo appello per sostenere, intensificare e perfezionare le mobilitazioni pacifiche a livello nazionale, ignorando le trappole irresponsabili che filtrano dalle stesse forze di sicurezza con l’obbiettivo di smobilitare, scoraggiare e diminuire la lotta.
Dopo che il controverso Tribunale Supremo Elettorale ha dichiarato ufficialmente come vincitore delle elezioni del 26 novembre il presidente Hernandez, in Honduras si sono moltiplicate le proteste.
Nella capitale e nelle diverse città del paese, la cittadinanza si è mobilitata sulle strade ed ha mantenuto molti blocchi stradali per respingere il risultato, frutto – secondo le denunce – di una frode sofisticata.
Secondo il Tribunale, l’attuale presidente ha ottenuto il 42,95 % dei suffragi, mentre Nasralla ha raggiunto il 41,42 %.
D’altro canto, recentemente l’opposizione ha anche criticato la posizione della Missione di Osservazione dell’Unione Europea, che ha avallato il furto elettorale contro Nasrallah.
Nel frattempo, hanno chiesto alla cittadinanza di non credere in nessuno dei comunicati stampa emessi dal Governo; dunque, per contrastare ciò, il coordinamento generale dell’Alleanza informerà debitamente la popolazione delle decisioni prese.
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