In un comunicato firmato dal coordinatore dell’Alleanza, Manuel Zelaya, e posizionato nel suo account in Twitter, questa forza politica convoca la cittadinanza a protestare di fronte allo Stato Maggiore delle Forze Armate per gli assassinati, per le aggressioni fisiche, per le persecuzioni e per gli attentati eseguiti contro il popolo.
“Un’altra volta -sottolinea – condanniamo energicamente le esecuzioni e la violenza esercitata dal governo attraverso le Forze Armate e la Polizia Nazionale, ed accusiamo come principale responsabile Juan Orlando Hernandez”.
Il mandatario è accusato dall’opposizione di forgiare un golpe elettorale in complicità con il Tribunale Supremo Elettorale (TSE) per ottenere la sua rielezione nei polemici suffragi celebrati il passato 26 novembre.
“Convochiamo a mobilitazioni di denuncia e proteste a livello nazionale in tutti i paesini, città, villaggi, casali, quartieri e colonie a livello nazionale senza importare l’ora ed il luogo, dobbiamo mantenerci in manifestazione”, espressa il testo.
Inoltre, puntualizza che questo mercoledì, a partire dalle 15:00, ora locale, la cittadinanza è chiamata a manifestarsi energicamente di fronte allo Stato Maggiore delle Forze Armate nell’Obelisco.
Mentre per giovedì fa un appello al popolo, a questa stessa ora, per condannare l’appoggio alla frode ed il finanziamento dei corpi repressivi che violano i diritti umani, mentre si realizzerà una manifestazione da vari punti della capitale verso l’ambasciata degli Stati Uniti.
Allo stesso modo, l’Alleanza convoca per venerdì, a partire dalla 06:00, ora locale, la mobilitazione in tutte le vie pubbliche del paese.
“Popolo honduregno, per esercitare il nostro diritto a protestare, il genocida sta massacrandoci. In questo momento restare in silenzio costituisce un crimine”, conclude il comunicato.
Honduras attraversa una severa crisi politica istituzionale, economica e sociale di conseguenze incalcolabili, dopo che l’Alleanza di Opposizione contro la Dittatura ha denunciato il TSE ed Hernandez di organizzare un golpe elettorale contro Nasralla.
Da allora le proteste e le manifestazioni non si sono fermate in tutto il paese, fortemente soffocate per ordine del governo e che hanno distrutto la vita a più di una ventina di persone, secondo le notizie di mezzi di stampa locali.
Ig/acl