venerdì 26 Luglio 2024
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Honduregni proseguono mobilitazioni contro frode e repressione

Tegucigalpa, 22 dic (Prensa Latina) Una mobilitazione nazionale continua oggi in Honduras in protesta contro la supposta frode elettorale ai danni del candidato dell'Alleanza di Opposizione contro la Dittatura, Salvador Nasralla, e la repressione violenta da parte del governo. 

 
Ci mobilitiamo a livello nazionale in difesa del trionfo di Nasralla, contro gli assassinati e la frode, fino a che la dittatura cada, ha detto il coordinatore generale dell’Alleanza, Manuel Zelaya, attraverso le reti sociali. 
 
Ieri migliaia di honduregni hanno protestato di fronte all’ambasciata degli Stati Uniti a Tegucigalpa ed hanno esatto l’uscita immediata dell’attuale presidente, Juan Orlando Hernandez. 
 
L’opposizione accusa Hernandez di forgiare un golpe elettorale in complicità con il controverso Tribunale Supremo Elettorale (TSE). 
 
D’altra parte, Zelaya ha affermato che il Dipartimento di Stato degli USA patrocina la frode elettorale in Honduras. 
 
In una lettera pubblica al popolo statunitense il coordinatore generale dell’Alleanza ha detto che questo patrocinio in favore della dittatura di Hernandez mantiene il popolo honduregno sulle strade. 
 
Mobilitazioni e proteste che, denuncia, il governo reprime selvaggiamente lasciando fino ad oggi un saldo di più di 34 giovani assassinati e centinaia di detenuti e criminalizzati. 
 
Inoltre, ha assicurato che gli honduregni vogliono vivere in pace, con giustizia ed in democrazia e desiderano avere buone relazioni con gli Stati Uniti, ma con rispetto e reciprocità. 
 
Nella lettera, Zelaya ha affermato che Honduras, un popolo degno, ha avuto l’infortunio di avere una classe dominante carente di principi etici, ed abituata a mettersi in ginocchio di fronte ai grandi signori delle multinazionali nordamericane, condannando il popolo all’estrema povertà”.

“Qui hanno instaurato una dittatura col signore Hernandez, che compie le funzioni di governatore di provincia, pusillanime ed ubbidiente con le multinazionali ma un tiranno che induce il terrore ed opprime il popolo”, ha messo in allerta. 
 
Inoltre, espresse che al popolo statunitense gli hanno venduto l’idea che il suo governo difende la democrazia, la trasparenza, le libertà pubbliche ed i diritti umani in Honduras. 
 
Ma, in realtà il Dipartimento di Stato e la signora Heide Fulton, addetta degli affari con funzioni di ambasciatrice, stanno avallando una sfacciata frode elettorale in favore di Hernandez, che -ha concluso – è stato un recidivo violentatore della Costituzione della Repubblica e dei diritti umani. 
 
Ig/acl 

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